IL MAUSOLEO

Dopo l’eccidio, i corpi delle quaranta vittime furono deposti in una fossa comune (avente dimensioni limitate) fatta scavare agli ostaggi. Nella notte tra il 23 ed il 24 giugno le salme furono riesumate e disposte ordinatamente in una fossa più profonda situata accanto a quella precedente.

Nel mese di ottobre del ’44 i corpi vennero nuovamente riesumati, posti nelle bare e quindi tumulati in loculi provvisori realizzati in prossimità del luogo della strage. Intanto, nella popolazione cittadina cresceva sempre più forte il desiderio di dare degna sepoltura alle vittime del 22 giugno. A tale proposito venne istituito il Comitato “Pro Quaranta Martiri” con il duplice intento di realizzare il Monumento in memoria delle vittime e garantire assistenza alle famiglie dei Martiri. Iniziò pertanto una raccolta fondi per la realizzazione del manufatto che vide la partecipazione della collettività.

il mausoleo e il giardino

Nel 1947 si dette inizio alla costruzione del Mausoleo proprio sul luogo della strage.

Il progetto dell’edificio è stato redatto dall’architetto Pietro Frenguelli (Perugia 1901-1995), l’opera ebbe inizio nel 1947 ed il Mausoleo fu consacrato ed inaugurato nel 1949, nel giorno del quinto anniversario dell’eccidio. L’edificio è realizzato in pietra calcarea squadrata detta “Pietra di Cagli” (proveniente dall’Appennino Umbro-Marchigiano) leggermente sbozzata posta a corsi regolari, presenta una forma semplice ed austera in perfetta sintonia sia con il tema della memoria sia con l’edificato storico Eugubino. La facciata principale (che fronteggia il muro del martirio) è caratterizzata dalla presenza di tre alti archi a tutto sesto arretrati rispetto al paramento murario dove, nella parte inferiore, trovano posto tre aperture di accesso. Le facciate laterali sono segnate dalla presenza di contrafforti in pietra come a leggere gli archi trasversali presenti all’interno; nella facciata retrostante, spicca il rosone posto nella parte alta realizzato con struttura in ferro e lastre di alabastro così come le finestre disposte sui prospetti laterali.

All’edificio si accede attraverso una gradinata in pietra che si sviluppa lungo tutta la facciata principale.Una volta varcata la soglia d’ingresso si ha la sensazione di essere immersi nella memoria degli accadimenti. L’interno, tipologicamente ad unica navata, è scandito da tre archi ogivali in pietra che sorreggono la copertura a capanna con struttura lignea (prima e seconda orditura) e pianelle.Interno Mausoleo E’ evidente come l’architetto Frenguelli abbia tratto ispirazione da edifici di culto presenti nella città quali ad esempio la Cattedrale, le Chiese di San Giovanni, Sant’Agostino, San Domenico e San Pietro, quasi a stabilire un rispettoso e simbiotico rapporto tra il passato e la nuova costruzione. Il pavimento interno è realizzato in marmo levigato color avorio; da esso emerge una piccola parte rialzata ove trova collocazione un altare in pietra. Le tombe dei martiri sono disposte lungo le pareti laterali e quella di fondo; le lastre sono in marmo avorio levigato e contornate di pietra lavorata a “bocciarda”.

Con la sua semplicità stilistica, il rigore delle forme e la purezza dei materiali, il Mausoleo enfatizza il grido provocato dalla profonda ferita inferta alla città ed esorta al silenzio ed alla riflessione.

Arch. Mario Secchi e Laura Tomarelli